“Noi e la pubblicità”: l’uso del corpo della donna nelle immagini

Il progetto nasce con la volontà di far riflettere i più giovani sull’uso, oggi molto spesso denigrante e umiliante, del corpo femminile in pubblicità.

Pubblicità che vediamo ogni giorno sfogliando giornali compresi i quotidiani, oppure affisse in formati “impossibili da non notare” sui muri degli edifici e ai bordi delle strade, pubblicità che soprattutto dilagano sul piccolo schermo e in rete. Gli stessi programmi televisivi, non certo solo quelli delle cosiddette “fasce protette”, non fanno altro che riproporre il medesimo stereotipo femminile, la donna come preda a portata di mano, un essere cui solo l’attività sessuale è appropriata. In particolare, la donna presente sui manifesti pubblicitari, appare sempre disponibile, provocante, spudorata e non solo quando si tratta di promuovere reggiseni, calze o prodotti più propriamente attinenti alla sfera del corpo. Il pericoloso messaggio che i ragazzi e le ragazze adolescenti ne ricevono è sicuramente deformante per la loro crescita umana e sociale.

 

E’ con questa precisa consapevolezza che Educarte ha ideato il percorso “Noi e la pubblicità” per le classi terze medie dell’Istituto Comprensivo di Collecchio. Il progetto, sostenuto e finanziato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Collecchio, era già partito mesi fa durante i laboratori svolti a Villa Soragna in occasione della mostra “La pelle dell’Anima. Percezione e raffigurazione del corpo femminile tra otto e Novecento”. Vista la risposta positiva da parte dei giovani e degli insegnanti le referenti hanno ritenuto di fondamentale importanza la prosecuzione in classe dell’attività.

 

Il progetto potrà essere rivolto a tutte le classi di studenti compresi tra i 13 e i 18 anni Durata: 1 o più incontri, da concordarsi con gli insegnanti